Visualizzazione post con etichetta ignazio zullo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ignazio zullo. Mostra tutti i post

mercoledì 15 aprile 2020

Celebrazioni pasquali in Puglia tra contenimento e tolleranza. Il punto di vista di Ignazio Zullo


La narrazione relativa alla vicenda occorsa a San Marco in Lamis ha indotto il parroco e il sindaco del paesino foggiano a fare un mea culpa, ammettendo le responsabilità in merito alla celebrazione pasquale, di cui già conosciamo i dettagli. Ma come abbiamo visto anche nel barese e nel salento sono state organizzate manifestazioni religiose, che in alcuni casi hanno indotto le autorità ad intervenire per sanzionare le violazioni ai DPCM e in altri invece si sono svolte con buona pace di tutti. Per capire qualcosa in più sugli episodi occorsi sul territorio pugliese, ho invitato il consigliere regionale Ignazio Zullo a rispondere ad alcune domande. 

Immagino che sappia delle celebrazioni-assembramenti che si sono verificate in Puglia. Sa che la Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sulla vicenda occorsa a San Marco in Lamis durante la stessa serata di venerdì, pensa che il comportamento dei sindaci sia passibile di essere indagato a prescindere dal numero dei partecipanti alle manifestazioni?

Ignazio Zullo, Consigliere regionale e capogruppo FdI
Leggo oggi sui quotidiani del foggiano che quelle persone, compreso il Sindaco, sono state multate così come previsto dalla norma. Ovvio, se subentrano maggiori danni alla salute dei singoli e della collettività in rapporto di causa con quella manifestazione non sarà una multa a chiudere la questione.

Come valuta questi episodi?

Sono in questo momento da scongiurare e da evitare. Serve responsabilità e maturità. Mi è piaciuto Fiorello (lo showman, ndr) quando ha ripreso Salvini, che avrebbe voluto l’apertura delle chiese a Pasqua dicendo io prego anche se sono in bagno. Tutta la chiesa, a cominciare dal Papa, sta osservando le regole. Sono un medico igienista e seguo l’andamento epidemiologico dei casi in Puglia in rapporto alle altre Regioni italiane e all’Italia intera. Noi ci stiamo salvando per le misure di costrizione a casa, di chiusura e di distanziamento e infatti l’indice R0, che sta ad indicare quante persone può infettare un portatore del virus, si è ridotto da 3.8 a 0.87 in Puglia. 
In Puglia siamo stati fortunati perché queste misure sono intervenute fin dall’inizio, in Lombardia molto più tardi e il risultato è sotto gli occhi di tutti con la sua tragicità. Dobbiamo avere pazienza, il tempo di applicazione delle misure gioca a nostro favore, perché si sta stabilizzando il sistema sanitario all’inizio impreparato ad affrontare grandi numeri, si stanno ottenendo informazioni incoraggianti dall’utilizzo of label di farmaci utilizzati per altri scopi, ci stiamo fornendo di DPI all’inizio carenti, stiamo sperimentando i vaccini, stiamo educando le persone ad assumere comportamenti corretti che dobbiamo mantenere per mesi e mesi e, penso che anche il caldo di maggio potrà favorire una maggiore resistenza dell’organismo al virus. 

Capisco i risvolti economici, di grande crisi per alcuni settori (turismo, dettaglianti, ambulanti non alimentari, cura della persona, imprese) ma ne usciremo piano piano senza darci alla pazza gioia in assembramenti festosi o legati a momenti di dolore. Per la crisi economica ci vuole un Governo forte e audace capace di intervenire con un bazooka di miliardi di euro a fondo perduto per le categorie produttive danneggiate. 

C’è chi pensa che se una celebrazione è «tradizionale» si possa in un certo modo derogare ai DPCM, invocando «intelligenza e comprensione» di chi non condivide. Quindi per deduzione, ad esempio il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal fascismo e dal nazismo, si potrà celebrare (a debita distanza e indossando i DPI) essendo una ricorrenza fondamentale e tradizionale della Repubblica italiana? Cosa pensa?

No! Sbaglia chi pensa questo e non dà il buon esempio. Il Governo ha ritardato le aperture al 3 maggio proprio per superare feste tradizionali che tendono ad assembrare fisicamente le persone come la Pasqua, la Pasquetta, il 25 Aprile ed il primo maggio. Tutte feste da onorare ma restando a casa.

giovedì 1 maggio 2014

Cassano delle Murge. Piazze pieni di politici: aspettando i contenuti programmatici

Vacanze primaverili
Visto che sono lontano voglio iniziare dagli assenti (come me), da coloro che hanno deciso o hanno trovato conveniente non presentarsi all'elettorato. Innanzitutto il Movimento 5 Stelle e poi alcuni big della politica locale. Senza dimenticare Prospettiva Ethica.
I grillini cassanesi, decisamente attivi sia sul web sia nelle piazze, si sono limitati ad avanzare la proposta di scegliere gli scrutatori tra i disoccupati e gli inoccupati. Non so se sia stata accolta dai componenti della Commissione elettorale (Giulia Masiello, Carmelo Briano e Teodoro Santorsola), ma intanto è già qualcosa di concreto dal sapore politico. Per la serie torniamo ai bisogni primari della gente, cioè un minimo di salario, che anche se una tantum è pur meglio di niente. Chissà se gli attuali amministratori accoglieranno la proposta del M5S locale o rispediranno al mittente la missiva. Resta che in molti, anzi moltissimi, Comuni pugliesi la svolta in questo senso c’è stata. Quindi la possibilità c’è tutta, dipende dalla volontà dei singoli. A loro il verdetto di cambiare una pratica troppe volte criticata per le sue ambiguità e scarsa trasparenza; e se a questo aggiungiamo il fatto che molte volte è capitato che a espletare il ruolo di scrutatore c’erano persone già impiegate, il dado è tratto. È richiesto soltanto un po’ di coraggio.

Cassano delle Murge soltanto un paio d'anni fa prima dell'introduzione del servizio 'porta a porta'.
Foto Archivio Vito Stano 
Per Prospettiva Ethica andrebbe bene l’appellativo ‘il grande assente’. Dopo lunghi ed estenuanti mesi di trattative, dapprima nel chiuso degli aderenti o simpatizzanti del movimento, e poi sui tavoli secretati ai più ma aperti alle altre forze politiche, il tutto s’è risolto con un fuoco di paglia. Dove sono finiti gli intenti? È bene precisare che le pretese di rinnovamento avanzate dal movimento hanno trovato un parziale accoglimento, in particolare sulla quota di senior da candidare; le posizioni dei consiglieri tanto del PD quanto di NID avevano spuntato un magro 25% (se non sono stato male informato), cioè su sedici candidati della lista, che avrebbe dovuto contrastare la squadra della Di Medio, soltanto quattro avrebbero potuto essere anziani; i restanti dodici avrebbero dovuto essere giovinotti o quanto meno presentabili all’elettorato con il marchio della novità. Scrivo al condizionale perché così non è stato. Gli attivisti di Prospettiva Ethica hanno deciso a maggioranza (una testa un voto) di non schierarsi e non condividere percorsi con altre forze politiche. L’assemblea del movimento ha portato i suoi consensi in quello che ai fini elettorali è stato un vicolo cieco. Qualche outsider ha deciso di portare il bagaglio di esperienza maturata in questo contesto con sé all’interno della lista Rinascita. Gli altri hanno preferito stare alla finestra a guardare. Almeno per questo giro di giostra.   
Quindi nelle urne saranno soltanto due le possibilità: gli elettori potranno scegliere tra la sindaco uscente Maria Pia Di Medio e lo sfidante Vito Lionetti.

Protagonisti principali 
Medico di base la prima e maestro il secondo in realtà presi singolarmente non dovrebbero stare in due liste differenti, ma nella stessa. Forse a molti sfuggirà il passato politico dall’attuale sindaco, la quale fin a pochi anni fa rappresentava un’idea politica di sinistra. Repubblicana, in tandem con il marito, già vice sindaco durante l’ultimo mandato di Pino Leporale, la dottoressa ha promosso la rinascita del circolo del redivivo Partito Repubblicano Italiano, uscito indenne prima dall’uragano Mani Pulite e successivamente dal Ventennio berlusconiano, ondeggiando da sinistra a destra nella migliore tradizione trasformista italiana. Comunque loro ci sono. Sempre. Ieri seduti al fianco di Silvio Berlusconi e oggi chissà. La politica come molti immagineranno è tattica, è quindi nulla di cui scandalizzarsi. Per tornare ai nostri giorni la sindaco è persona aperta e, non foss’altro per deformazione professionale, sa ascoltare. È, fatemelo dire, non è una cosa scontata tra coloro, e sono molti, che gongolano sulle poltrone del potere. Per quello che concerne i risultati programmatici, non posso dire molto tranne quello che la mia memoria e il mio archivio personale possono suggerirmi. A questo s’aggiungerebbe un’attenta rassegna stampa e il quadro potrebbe acquisire maggiore nitidezza. Molti sono stati i provvedimenti assunti a maggioranza sui quali i dubbi sono rimasti tali. Giusto per fare alcuni esempi la vicenda del cosiddetto ‘progetto lame’ e la gestione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Su entrambi ho lavorato con attenzione, è possibile che qualcosa sia sfuggito ai miei occhi, ma posso dire che sul primo è emersa palese la leggerezza della proposta della Di Medio & co., invece sul secondo la gestione delle fasi preparatorie per il nuovo servizio ‘porta a porta’ hanno convinto poco. Su questo punto non ho mancato di rilevare diverse incongruenze, una su tutte la decisione unilaterale, accettata poco più che supinamente dalla maggioranza, di accettare diverse qualità di bidoncini che la Tra.de.co. riciclava da altre gare d’appalto andate perdute. E non da ultimo la vicenda gestita nel più dilettante dei modi dei cosiddetti ‘facilitatori’, per intenderci coloro che hanno consegnato presso le utenze i piccoli cassonetti. Su queste vicende avrebbe dovuto scendere maggiore luce, ma alcune battaglie pare debbano essere perse a prescindere. Troppi gli interessi, troppe le bocche da tenere cucite. Vane le denunce. Ma tant’è.

Centro storico di Gioia del Colle - Foto Archivio Vito Stano
Lo sfidante       
A Vito Lionetti invece è giusto riconoscere la giusta dose di tatticismo occorsa in questi mesi di trattativa sui diversi tavoli e il coraggio di staccare la spina dell'esperienza decennale di Nuova Idea Domani, forse quest'ultima è stata fortuita eppure c’è stata. Questo è un fatto. Chissà che si possa tornare finalmente a parlare di contenuti politici e ideali, in un termine di politica.
Dopo il rientro nel Partito Democratico Vito Lionetti (con una pattuglia di "compagni") ha guadagnato posizioni all'interno degli organi direttivi dello stesso e passo dopo passo ha fidelizzato attorno alla sua figura numerosi altri democratici e non. Infatti il suo nome ha, per qualche giorno, calamitato tanto personalità del civismo cittadino quanto esponenti storici della destra. Alla fine del lungo cammino pre-elettorale il nome del maestro sindacalista ha convinto e messo d’accordo la maggior parte degli indecisi a sinistra. Al tavolo di Rinascita, questo il nome scelto per la lista, sederanno altri soggetti interessanti. Il primo da considerare è Davide Del Re, consigliere uscente del gruppo di minoranza Nuova Idea Domani. Impiegato presso gli uffici della Regione Puglia, l’ingegnere s’è distinto per il suo impegno durante la consigliatura appena trascorsa, in particolare sulla tematica del servizio di raccolta rifiuti, sulla vicenda del riassetto della rete e delle strutture di protezione dell’abitato dal rischio idrogeologico, sulle questioni legate al Piano Regolatore Generale. Ha tratto evidenti insegnamenti dai due colleghi anziani, Giuseppe Gentile e Teodoro Santorsola, ma ha scelto di troncare l’esperienza e intraprendere anche a livello amministrativo il percorso che già a livello partitico lo vede impegnato a sinistra nel partito del presidente della Regione Pugia Nichi Vendola.
Altri nomi conosciuti non mancano: segnalo la presenza di Massimo Bongallino, segretario del partito che fu anche di Vendola, a rimarcare la ritrovata unità, almeno di bandiera. Staremo a vedere quali intenti riusciranno a condividere con gli ex compagni del Partito Democratico.

Comprimari fuori scena
Tra gli assenti dunque i nomi importanti questa volta è bene ricordarli, perché forse sarà l’ultima volta che ne sentiremo parlare o magari perché tra cinque anni ritorneranno a bomba più carichi che mai.
Giuseppe Gentile due volte sindaco e consigliere provinciale di minoranza per il mandato che sta volgendo al termine, è stata una personalità del panorama politico locale tanto carismatica quanto riservata. Schivo e poco incline alle chiacchiere da bar, ha dimostrato la sua preparazione (dovuta in parte anche alla professione di avvocato che svolge). La sua assenza o meglio il suo ritiro dall’agone politico era stata annunciato ai media locali in tempi non sospetti. Un esempio da seguire per molti altri che invece hanno atteso il verdetto dei tavoli delle trattative. Mi riferisco a Teodoro Santorsola, vice sindaco per due consigliature e attuale capogruppo in consiglio comunale di Nuova Idea Domani. Il suo nome era stato proposto per una coalizione anti-Di Medio a sorpresa da alcuni esponenti del Partito Democratico locale. Molti, come lo scrivente, da subito hanno pensato ad una tattica per bruciare il nome; altri invece ben informati hanno ipotizzato altri scenari dal sapore meno politico e più personale. Tant’è però che il fuoco s’è spento prima che la legna fosse asciutta per ardere. Pazienza. Santorsola potrà riposarsi (almeno pubblicamente) e magari ritornare alla politica vera, quella all’interno dei circoli, del confronto con gli iscritti, delle battaglie ideali. Chissà che non scelga di prendere una tessera con la mano destra.
Pierpaola Sapienza è l’esclusa per eccellenza della squadra Di Medio-Zullo. Sono stati cinque anni duri per l’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo. Dapprima la stagione degli attacchi mediatici, poi la stagione delle deleghe rosicate e infine la stagione dell’eclissi più o meno cercata. Lontano mille miglia dalle idee della Sapienza, di lei ho ritenuto apprezzabile l’entusiasmo nel proseguire il cammino intrapreso. L’istinto, suo dato caratteriale, le ha giocato brutti scherzi. Più volte con il fianco scoperto, l’assessore Sapienza ha subito affondi a volte gratuiti, altre volte indelicati. Ma tant’è, la politica è anche questo. Intanto il suo impegno nel partito di cui ha la tessera è più che mai costante, è presente negli organi dirigenti nazionali di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e tanto basta per dire che sin d’ora aspettiamo un suo ritorno.
Domenica Busto, in tempi di quote rosa, è l’altra donna che scompare dal palcoscenico politico locale. Sindacalista Uil e già assessore ai Servizi sociali durante la seconda esperienza di Nuova Idea Domani (dimissionata per divergenze più personali che politiche), ha svolto con costanza il suo ruolo di consigliere dai banchi delle minoranze per la lista (più o meno di centrosinistra) Vivi Cassano-PD. La sua preparazione sulla tematica dei servizi sociali ha più volte (per non dire tutte le volte) messo in evidente imbarazzo l’assessore al ramo Angela Contursi, troppe volte impreparata e forse troppo lontana dai bisogni dei concittadini.
Nella lista capeggiata da Vito Lionetti sono ricomparsi alcuni nomi poco entusiasmanti: Michele Lopane, sindacalista Cgil e già assessore con Giuseppe Gentile, e Michele Maiullaro, panificatore e rappresentante categoria.
Invece per la serie ‘i grandi presenti’ ricordiamo Ignazio Zullo. Attualmente il presidente del Consiglio comunale ricopre un ruolo di primissimo piano a livello regionale (capogruppo del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale), pertanto com’è ovvio non avrebbe potuto fare a meno di spendere il suo nome e la sua visibilità per attrarre voti. Del resto l’esperienza con la sindaco Maria Pia Di Medio è stata positiva e tra l’altro dopo i lunghi anni all’opposizione i raggi di sole che baciano i banchi della Giunta non si lasciano così volentieri. Per ovvie ragioni politiche e di opportunismo, Zullo potrebbe ricoprire questa volta una carica assessorile o il ruolo di guida politica. Cosa che è connaturata alla sua caratura e al suo ruolo; del resto in questo quinquennio più volte s’è distinto per le sue incursioni in campo politico, snaturando con leggerezza la terzietà dell’istituzione rappresentata.


Qualche pensiero voglio spenderlo anche sulla situazione politica giovanile cassanese. Durante i mesi pre-elettorali pareva che si muovessero forze fresche, invece le successive conferme hanno decretato una disaffezione dalla politica davvero preoccupante. Pochi i nomi di coloro che si sono spesi sui diversi tavoli, molte volte rimasti delusi dall’epilogo della vicenda e tanti altri invece hanno guadagnato la luce della ribalta dopo un lungo lavorio nei paraggi della politica. Altri come sempre, innominabili per antonomasia, per la politica e il bene comune strettamente inteso non hanno mai dimostrato affezione e come premio hanno ricevuto il «posto in lista». L’augurio a tutti è di dare il meglio di sé in questa battaglia ideale e programmatica, necessaria a riportare il dibattito politico ai livelli opportuni.

01.05.2014
Vito Stano

giovedì 17 ottobre 2013

Puglia. Pptr: Ignazio Zullo (Pdl) esprime soddisfazione per la ri-adozione

Ignazio Zullo, capogruppo Pdl in Consiglio
regionale della Puglia - Foto fb Ignazio Zullo
Soltanto qualche giorno fa, il 14 ottobre, la vicepresidente e assessore all'Assetto del Territorio Angela Barbanente ha illustrato il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale al Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici, organo consultivo a carattere tecnico-scientifico del Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo, che dovrà esprimere parere sul piano paesaggistico. 

«Il Consiglio  si legge nella nota pubblicata sul sito istituzionale della Regione Puglia – ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione Puglia, evidenziando l’elevata valenza, anche per il Ministero e le altre Regioni, di un piano innovativo, adeguato al Codice Urbani e coerente con i principi della Convenzione europea del paesaggio. È stata anche sottolineata l’importanza di operare maggiormente per la promozione della consapevolezza sociale del valore patrimoniale dei beni comuni paesaggistici da parte degli abitanti e dei produttori del paesaggio attraverso processi partecipativi che diffondano una cultura della trasformazione del territorio che obblighi a preoccuparsi degli effetti di tali trasformazioni sulla qualità del paesaggio e, quindi, far scaturire la bellezza dei luoghi non in singoli casi eccezionali ma dalle ordinarie trasformazioni del territorio». 

E mentre a Roma viene espresso apprezzamento per il lavoro realizzato dall'Assessorato all'Assetto del territorio, Ignazio Zullo pochi minuti fa, alle ore 16,22 ha scritto in una nota pubblicata sul suo profilo ufficiale di facebook.com oggi, 17 ottobre, di essere soddisfatto per «la ri-adozione del Piano Paesaggistico. Soddisfazione per la vittoria del buonsenso». 
«Sarebbe ingeneroso e fors’anche ingiusto – scrive Zullo  ascrivere al Gruppo PDL una vittoria che è della Puglia e dei pugliesi per l’annuncio tanto sospirato, pronunciato questa mattina in Commissione Ambiente, dall’assessore Barbanente»

«Si va verso una ri-adozione del Piano paesaggistico – continua Zullo  depurandolo dalle norme di salvaguardia sugli ulteriori contesti bloccati da vincoli di natura regionale e quindi fondati sul substrato ideologico di una sinistra negazionista dello sviluppo e dell’intrapresa eco-compatibile e su tutti quegli strumenti attuativi e progetti che hanno già superato le fasi di valutazione di compatibilità con il PUTT. Attribuisco però al lavoro del Gruppo PDL il merito di essere stato sempre attento e presente dentro e fuori del palazzo di via Capruzzi e se, come immagino, l’Assessore manterrà l’impegno assunto in Commissione davanti a me, tante storture, incongruenze, gratuite vessazioni denunciate in gran copia e con grande partecipazione nella massiccia e qualificata mobilitazione che la delicatezza della materia ha prodotto in tutta la Regione, potranno essere emendate con la ri-adozione non possiamo non esserne orgogliosi»

Dunque il rappresentante Pdl in Consiglio regionale con questa nota da spazio ad alla soddisfazione rivendicando i meriti del suo gruppo in questa vicenda. Zullo ribadisce la necessità, così come già in altre occasioni aveva fatto, di pensare anche alla libera intrapresa che, a parer suo veniva ideologicamente messa in secondo piano rispetto alla tutela tout court del paesaggio. Continua elogiando l'apertura dell'assessore Angela Barbanente.

«Alla soddisfazione per avere indicato immediatamente la strada giusta non può non aggiungersi il rispetto per chi comunque ha preso atto di avere imboccato un vicolo cieco ed ha saputo infine ascoltare le buone ragioni che sollevavamo nell’interesse esclusivo della Puglia e senza mai rinunciare alla bontà dell’obiettivo di salvaguardare il nostro patrimonio paesaggistico il cui valore di rango costituzionale riconosciamo in pieno e alla cui tutela e valorizzazione intendiamo contribuire attivamente e fattivamente. Abbiamo dovuto misurarci con resistenze ideologiche fortemente radicate, ma, se il buon senso ha prevalso, va a merito di tutti e, tutti insieme, diamo a chi ci guarda dimostrazione che non sempre vince la forza muscolare dei numeri; a volte, come in questo caso, prevale la forza delle idee sopratutto quando ci si confronta con persone competenti, umili e predisposte al dialogo come l’assessore Barbanente alla quale, a nome della Puglia e dei pugliesi, rivolgiamo un grazie sentito perché il suo ravvedimento mette in moto economia, lavoro e occupazione senza nulla togliere alle nostre bellezze paesaggistiche»

17.10.2013
V.S.

mercoledì 9 ottobre 2013

Piano paesaggistico: non si placano le critiche. A Cassano un incontro

Le piogge di questi giorni fanno emergere le crepe che il territorio durante le giornate soleggiate nasconde. Numerose sono le vittime della furia dell'acqua che corre sempre più impetuosa tra letti di fiumi invasi da costruzioni e vie dell'acqua non più praticabili a causa della scarsa o nulla manutenzione dei territori. Nel cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, che contò quasi duemila vittime e diversi paesi distrutti, l'Italia non risolve la sua annosa problematica con la natura. Stretto tra le sue catene montuose, il Belpaese registra quasi ad ogni pioggia disagi alla vita quotidiana e risvegliandosi ogni volta come da un letargo si ritrova a fare i conti con la inettitudine dei decisori politici, i quali con sguardo miope non fanno altro che piangere lacrime di coccodrillo ad ogni occasione senza immaginare strategie o più semplicemente non ascoltando le voci della scienza. Intanto la tutela del territorio in quest'ultimo decennio è stata per molti amministratori la parola d'ordine ed ecco che contestualmente sono nate riserve naturali e parchi nazionali e regionali. La rete di vincoli che n'è scaturita ha sottratto inevitabilmente terreno all'espansione urbana e quindi una fetta considerevole di economia fondata sul mattone ha subito un contraccolpo inevitabile. Questa situazione si è andata a sommare all'immobilismo del mercato del mattone, diretta conseguenza della crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando ormai da cinque anni.  

Queste riflessioni si riversano come fosse acqua piovana all'interno della discussione sull'adozione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale pugliese. Le critiche sono state numerose e il capogruppo Pdl in Consiglio regionale Ignazio Zullo se n'è fatto portavoce, pur lodando il faticoso lavoro che l'assessore Angela Barbanente sta portando a termine. La richiesta dell'opposizione politica, e di molti professionisti del settore edile, è di rivedere il Piano alla luce dei numerosi errori cartografici (questa è una delle critiche) e delle stringenti norme che dallo stesso Piano ne deriverebbero. Come il consigliere capogruppo Zullo ha ribadito appena due giorni fa in un incontro a Cassano delle Murge, «l'ambiente è un valore costituzionale, ma anche il lavoro è principio costituzionale, pertanto dobbiamo cercare un equilibrio tra le cose». È evidente nelle parole di Zullo il rifermento alla crisi che il settore delle costruzioni sta vivendo: ingegneri, architetti, geometri, imprenditori edili presenti in gran numero hanno lamentato la già intricata maglia di norme che stritola la libera intrapresa preoccupati di quello che il PPTR porterà nel prossimo futuro.

Alle critiche politiche e di settore risponde il Piano, sostenuto dall'idea di tutela del territorio che l'ha partorito. Diviso in tre aree, il Piano nella sua prima parte ricostruisce l'atlante paesaggistico pugliese, con una descrizione del territorio dettagliata, leggibile in schede d'ambito. La seconda parte è dedicata a spiegare lo scenario sostenibile prospettato dalla maggioranza politica regionale: dalla Rete ecologica, cioè la biodiversità regionale, al Patto Città-Campagna, che prevede una maggiore interazione tra agglomerati urbani e aree rurali, al Sistema infrastrutturale di mobilità dolce, come la ciclovia inaugurata appena qualche giorno fa sull'Alta Murgia. Infine la terza parte del Piano è dedicata al quadro normativo, necessario strumento per comprendere cosa effettivamente si può fare e fino a dove ci si può spingere. I promotori del PPTR pugliese intendono il Piano come uno strumento utile per marcare un approccio progettuale e di tutela del territorio, a differenza del vecchio PUTT (Piano urbanistico territoriale) che aveva invece un approccio vincolistico, ma non strategico.

La discussione com'è ovvio non si ferma, numerose sono le occasioni per confrontarsi e far emergere quelle osservazioni tanto attese dagli uffici regionali. Questa sera, nuovamente a Cassano delle Murge, paese d'origine e di residenza del capogruppo regionale del Pdl Ignazio Zullo, è in programma un incontro, organizzato dall'associazione 'Symposium', al quale sono stati invitati a dialogare il presidente del Parco dell'Alta Murgia Cesare Veronico, il sindaco di Acquaviva delle Fonti Davide Carlucci, il sindaco di Santeramo in Colle Michele D'Ambrosio, il consigliere provinciale Giuseppe Gentile (già sindaco di Cassano delle Murge) e il consigliere comunale di Cassano delle Murge Davide Del Re, collega di Gentile all'interno del Consiglio comunale cassanese tra i banchi delle opposizioni. La protagonista della serata sarà l'assessore regionale alla Tutela del Territorio e ispiratrice del PPTR Angela Barbanente. L'incontro si terrà presso l'auditorium del Liceo scientifico-classico di Cassano delle Murge.

09.10.2013
Vito Stano

martedì 24 settembre 2013

77^ Fiera del Levante: boom di presenze e polemiche politiche sul futuro

La 77esima Fiera del Levante si è conclusa e i numeri quest'anno hanno dato la possibilità di cantare vittoria. Sul sito internet ufficiale della Campionaria si leggono parole di soddisfazione: «la 77esima Fiera del Levante di Bari, ha superato a pieni voti il giudizio dei visitatori. Anche ieri, infatti – si legge in una comunicato del 21 settembre – in migliaia hanno visitato i padiglioni e affollato i viali del polo fieristico. Una Fiera di tutti, del popolo, come è sempre stata nelle intenzioni del suo presidente, Ugo Patroni Griffi, che in questi giorni è sceso fra la gente, ha ascoltato e non si è sottratto a critiche e complimenti».

Ma la Fiera del Levante è stata anche occasione di scontro politico. Ne è mancata la nota polemica dell'opposizione in Consiglio regionale, che a nome del capogruppo Pdl Ignazio Zullo ha criticato l'approccio vendoliano alla risoluzione dei problemi che attanagliano la Puglia e in particolare la necessità di privatizzare l'ente Fiera.

«Vendola – si legge in una nota pubblicata sul profilo facebook di Ignazio Zullo – sull'altalena tra voglia di Ilva pubblica e Fiera del Levante privata Pietro Nenni disse che le idee camminano con le gambe degli uomini. Questo aforisma non credo possa essere applicato al comportamento di Vendola, che ha invece l’abitudine di calpestare  le idee, percorrendo  una strada che è sempre nella direzione del suo tornaconto personale. Vendola ha dimenticato gli ideali che erano alla base delle  internalizzazioni in sanità, spinge per l’esproprio proletario dell’ILVA e si converte alla privatizzazione per la Fiera del Levante. Tutto ciò, apparentemente  per offrire ai cittadini pugliesi un’altra finestra aperta alla speranza, in realtà con il solo scopo di coprire il fallimento della gestione pubblica degli anni di suo governo in Puglia»

E venendo in particolare alla Campionaria, Zullo scrive che «la privatizzazione della Fiera del Levante è al momento uno sbocco obbligato per un Ente frustrato da un immane indebitamento accumulatosi negli anni di gestione Lacirignola-Viesti, coordinati nello sperpero di risorse pubbliche dallo stesso Vendola. Abbiamo un  presidente,  sempre più impegnato in elezioni primarie, secondarie e se occorrerà anche in quelle di condomini e questo deve far riflettere la Puglia e i pugliesi. Gli ideali di Vendola non solo non hanno avuto gambe per camminare, ma soprattutto non hanno avuto coerenza, linearità e senso di responsabilità verso una Regione che l’ha eletto per essere governata e non  per inseguire Bersani sui tetti di Roma in una contesa di leadership, peraltro negata dall’esito popolare».

La riflessione del capogruppo Pdl in Consiglio regionale Ignazio Zullo, ironica e piccata come sempre, fa andare con la memoria alle numerose campagne elettorali nazionali portate avanti con altalenanti successi da Silvio Berlusconi leader del Popolo della Libertà-Forza Italia. Le strategie di marketing, efficacissime durante i periodi elettorali, perdono l'appeal a campagna finita. Quando agli altoparlanti viene negata la voce occorre iniziar a realizzare politica. Purtroppo troppo volte si aspetta invano.

24.09.2013
Vito Stano 

giovedì 5 settembre 2013

Governo di larghe intese: gli onorevoli Fitto e Boccia stasera a Cassano

Capogruppo Pdl Regione Puglia e presidente del Consiglio
comunale di Cassano delle Murge Ignazio Zullo - Foto fb
Stasera si replica con le 'Interviste di rilievo', manifestazione di fine estate ideata dal presidente del Consiglio comunale di Cassano delle Murge Ignazio Zullo.  Al presidente e consigliere regionale, da qualche mese capogruppo Pdl a via Capruzzi, va certamente il merito di aver molte volte portato in piazza Aldo Moro a Cassano delle Murge importanti esponenti politici nazionali e regionali. Ma l'impostazione originaria, anche quest'anno adottata, lascia l'amaro in bocca. A condurre le interviste in stile volemose bene è l'ideatore, accompagnato da un collega della giunta comunale.

Ora sarà per appartenenza alla categoria di coloro che fanno o perlomeno dovrebbero far domande ai potenti, e quindi anche ai politici, che sento il bisogno di criticare e lanciare al presidente Zullo un suggerimento. Affinché l'asticella del dibattito si discosti dalle banalità emotive ascoltate durante la prima serata, e in particolare con la domanda 'cosa avete provato quando siete entrati la prima volta in Parlamento?', che fa molto programmino pomeridiano di intrattenimento, perché a far domande non invita donne e uomini che lo fanno per mestiere, che lei senza ombra di dubbio conoscerà? 

O perlomeno, e su questo mi ricollego al suo invito di non far cadere nel dimenticatoio la manifestazione (da lei ideata) se e quando cambierà il colore politico della maggioranza consigliare cassanese, strutturi diversamente la Kermesse che è di assoluto valore, ne sono prova la caratura degli ospiti e dei temi, ma in questo modo rischia di assumere le vesti scomode di mera propaganda personale, mirante a raggiungere soltanto una maggiore e illuminata visibilità.

05.09.2013
Vito Stano

martedì 16 aprile 2013

Consiglio regionale Puglia: nomina per Ignazio Zullo a capogruppo Pdl


Ignazio Zullo,  neo capogruppo Pdl in Consiglio
regionale pugliese - Foto facebook.com
Febbraio è generalmente un mese freddo, quest'anno a malapena riscaldato dalla campagna elettorale. Ma l'esito, purtroppo, ne ha congelato gli animi; il resto lo ha fatto e la sta ancora facendo l'inezia di un Parlamento bloccato anzi, forse sarebbe bene dire placcato, come nel rugby. Intanto nel parlamentino regionale pugliese le scelte, non più derogabili, dei neo deputati e senatori, già consiglieri pugliesi, ha fruttato a qualcuno posizioni di rilievo in quel di via Capruzzi. È il caso, tra gli altri, di Ignazio Zullo, consigliere regionale da due legislature, il quale ha raccolto il testimone lasciatogli da Rocco Palese volato a Montecitorio.

Dal suo profilo facebook.com prendiamo a prestito le parole di ringraziamento del neo capogruppo Pdl: «Rivolgo un ringraziamento sincero e profondo ai colleghi del gruppo del Pdl che all’unanimità mi hanno designato capogruppo dimostrandomi fiducia ed assegnandomi anche una grande responsabilità. Intendo onorarle entrambe garantendo fin d’ora tutto il mio impegno ed una gestione quanto più possibile collegiale e partecipata dell’attività del gruppo. Ringrazio poi, anche a nome degli altri, i consiglieri regionali eletti in Parlamento che mancheranno a tutti noi ma che, siamo certi, continueranno ad esserci vicini per fare squadra e raccordare il nostro lavoro pugliese ed il loro lavoro romano al servizio della Puglia e dei pugliesi seguendo l’indirizzo politico del nostro leader nazionale Silvio Berlusconi e del nostro indiscusso leader pugliese, Raffaele Fitto, al quale sento di dovere molto anche per la fiducia che oggi mi viene confermata con questo incarico. Non mi va di salutare Rocco Palese. Non ne ho motivo, perché lo sentirò sempre accanto e gli chiederò quotidianamente di raddoppiare gli sforzi, poiché non gli toccherà pensare alla Puglia solo dal Parlamento, ma gli ho già preannunciato che dovrà essermi vicino per trasferirmi la sua conoscenza e la sua esperienza. Se oggi divento capogruppo, lo devo a lui ed alla generosità dei miei colleghi».

Una storia a lieto fine, dunque, per il neo capogruppo Pdl in Consiglio regionale Ignazio Zullo: sembrano davvero lontani i tempi in cui si spettegolava di rotture politiche con l'onorevole di Maglie, e pupillo di Silvio Berlusconi, Raffaele Fitto. 
Per il momento di stallo in cui le istituzioni del Paese sono sprofondate dal 25 febbraio, almeno sapere che in via Capruzzi quello che c'era da fare s'è fatto, è una buona notizia.

Intanto, ringraziamenti a parte, il neo capogruppo Pdl non si è lasciato sfuggire l'ennesima stoccata all'assessore alla Sanità Elene Gentile, finita nel tritacarne politico-mediatico a causa delle parole espresse sulla questione Miulli: «Per uno come me – ha scritto il neo capogruppo Ignazio Zullo – che crede nella libertà ed in particolare nella libertà comunicativa, è difficile accettare supinamente la conclusione del comunicato dell’assessore Gentile sulla vicenda Miulli che qui di seguito riporto: ‘La Regione – concludeva la Gentile nel comunicato – valuterà con grandissima attenzione l’approccio anche comunicativo che l’Ente intenderà assumere su ciascuna di queste partite, sapendo che in mancanza di segnali chiari il concordato, che lascia nelle proprie responsabilità l’attuale management, potrebbe non  rivelarsi sufficiente e diverrebbe indispensabile il ricorso ad altri  strumenti più incisivi come l’amministrazione straordinaria’.

Insomma le parole dell'assessore Gentile, quanto quelle del capogruppo di opposizione, marcano ancora una volta quanto la politica cammini o meglio viaggi sulle onde digitali, con il rischio di impigliarsi nella "rete", anziché essere trasportata da essa presso i cittadini-elettori, rischiando ulteriormente di allontanarsi ancora e poi ancora dalla realtà.

16.04.2013
Vito Stano

martedì 2 aprile 2013

Ignazio Zullo: «Governo Pd-Pdl. Presidente della Repubblica moderato»


La situazione di stallo a livello nazionale desta l'attenzione di tutti, abbiamo sentito in mattinata davanti ad un caffè il consigliere regionale pugliese Ignazio Zullo (Popolo della Libertà). Dalla possibilità di un governo Pd-Pdl a guida Bersani alla estrema ratio del voto, passando per l'incognita rappresentata dal nuovo inquilino del Quirinale: questi sono stati gli argomenti discussi. Ma anche un cenno alla situazione pugliese e in particolare alla faccenda dei blitz  effettuati in alcuni ospedali dall'assessore alla Sanità Elena Gentile per verificare lo stato dell'arte del sistema sanitario regionale. 

02.04.2013
Vito Stano

venerdì 29 marzo 2013

«Venga a riferire in aula»: Ignazio Zullo non molla l'assessore Gentile

Consigliere regionale Ignazio Zullo
Foto Archivio Vito Stano
Continua l'attacco sul fronte della sanità regionale da parte del consigliere di opposizione Ignazio Zullo. Dopo le esternazioni di mercoledì sul blitz dell'assessore alla Sanità Elena Gentile all'ospedale San Paolo di Bari e non solo, oggi dal suo profilo facebook Zullo insiste sulla necessità che la neo assessore Gentile riferisca in Consiglio regionale, poiché «la presenza dell’Assessore Gentile nelle corsie e negli uffici dedicati all’assistenza sanitaria non sia finalizzata alla criminalizzazione dei comportamenti di coloro che sono sul fronte nel front office in precarie condizione di igiene e sicurezza sul lavoro, esposti all’esasperazione dei pazienti per turni massacranti in strutture fatiscenti e con tecnologia obsoletaSia – continua il consigliere Pdl – la presa di coscienza dello stato di agonia del SSR pugliese e ne relazioni in Consiglio perché siamo stanchi di sentirci in contrapposizione con Vendola e con i colleghi della maggioranza quando siamo noi a riportare in aula e nel dibattito politico lo stato comatoso della nostra sanità. Siamo stanchi di imbatterci in difese d’ufficio ed autoreferenziali dei vari Losappio, Romano, Sannicandro e così via. Difese d’ufficio fatte di narcisismo che non hanno giovato alla Puglia e ai pugliesi che, purtroppo, hanno dovuto sopportare anche aumenti di tassazione e di ticket».

Un attacco multiplo quello del consigliere Zullo, che però riconosce all’assessore Gentile   l'onestà intellettuale, invitandola nuovamente «a riferire in aula di carenze di personale, di sprechi, di strutture inaugurate in occasione di eventi elettorali e mai utilizzate nè dopo le elezioni primarie nè dopo le secondarie, di TAC e Risonanze sottoutilizzate o rotte e mai riparate, di I.R.C.C.S. elevati al culto di monumenti allo spreco, di costosissime camere iperbariche inutilizzate, di piscine per disabili prosciugate dall’incuria e dall’incuranza, di comportamenti omissivi del management nell’assunzione di indifferibili provvedimenti amministrativi  che alimentano conflitti e contenziosi giudiziari. Il tutto nella sofferenza dei malati e nell’allungamento delle liste d’attesa».

29.03.2013
Vito Stano

lunedì 21 gennaio 2013

Dal Pdl a Fratelli d'Italia: l'assessore Sapienza candidata alla Camera


Le elezioni politiche si avvicinano e la nostra piccola comunità è in fermento: le solite voci male informate mormoravano di probabili candidature alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di soggetti politici navigati e in posizioni istituzionali di rilievo. Il nome di Ignazio Zullo, presidente del Consiglio comunale e consigliere regionale Pdl da due legislature, era tra quelli che circolavano con maggiore insistenza, ma alla fine nulla è stato confermato. Anzi, se l'alternanza al governo della regione Puglia si dovesse attuare, il consigliere Zullo potrebbe essere tra i papabili al ruolo di assessore alla Sanità, quindi... L'altro nome che circolava era quello del già sindaco e consigliere provinciale e comunale Giuseppe Gentile, ma anche per l'avvocato nulla di ufficiale è trapelato. Dunque a parte i big della politica locale l'attenzione è stata catturata da due candidature giovani: la prima, al quanto sorprendente, di Savino Percoco con la lista Rivoluzione Civile, quale referente del Movimento arancione di Luigi De Magistris. Percoco non è nuovo all'esperienza politica e alla militanza, difatti è stato nel direttivo degli EcoDem (il gruppo del Partito democratico), successivamente dopo aver rotto con il Pd è migrato verso l'Italia dei Valori, per poi ritrovarsi sulle posizioni del sindaco di Napoli, sposando le idee del movimento arancione. Dunque giovane sì, ma con qualche esperienza alle spalle. L'altro giovane, anzi l'altra giovane politica che ha deciso di metterci la faccia è Pierpaola Sapienza, attualmente assessore comunale alla Cultura, in quota Popolo della Libertà (evidentemente ancora per poco). La Sapienza, dopo aver militato nella formazione giovanile di Alleanza nazionale, ha aderito al Pdl rimanendo, però, vicina alle posizioni della destra post-missina e ai suoi referenti romani e soprattutto a Giorgia Meloni, già presidente di Azione Giovani e poi di Giovane Italia.

Dall'assessore Sapienza riceviamo e pubblichiamo un comunicato, con il quale rende noto la sua candidatura.

21.01.2013
Vito Stano    


Da anni notoriamente legata all’on. Giorgia Meloni e al suo gruppo romano e pugliese, fondatrice e perno fondamentale del nuovo Movimento Fratelli d’Italia, insieme all’on. Ignazio La Russa e all’on. Guido Crosetto, l’assessore Sapienza si inquadra in modo autonomo e coerente dalla parte dei giovani in questo nuovo percorso politico nazionale ma anche locale. Non un tradimento, come qualcuno potrebbe malignamente interpretare, né un passaggio o un salto della quaglia ma una semplice prosecuzione coerente di un percorso che l’ha vista impegnata da molto prima della sua elezione del 2009.

 «Le ragioni che mi hanno spinta a prendere questa importante decisione sono dettate dalla forte convinzione che oggi più che mai, è necessario offrire e richiedere un’assunzione di responsabilità nell’impegno politico e sociale con coraggio e senza paura, credendo nel futuro. Non potevo prendere decisione diversa alla luce di quanto è avvenuto nell'ultimo periodo nel Pdl soprattutto a livello nazionale, e quanto ancora continua ad avvenire. Da sempre ho ingoiato a malincuore bocconi amari e finalmente potrò marcare la differenza con persone come la Minetti di turno. È mancata spesso una selezione della classe dirigente che di certo non ha premiato i giovani ed i meritevoli ma, purtroppo, sempre i soliti noti…».

«Sono, comunque, orgogliosa di aver incontrato sul mio cammino nel Pdl persone che si sono sempre distinte per merito e trasparenza come il senatore Amoruso o l’on. Silvestris, con i quali resterà forte il mio legame e per i quali continuerò a nutrire profondo rispetto. Loro hanno creduto in me fin dall’inizio nel percorso politico e per questo sempre gli sarò grata. Ottimi resteranno i miei rapporti anche con esponenti locali del Pdl e invariati, ovviamente, i rapporti con il mio Sindaco, che ha condiviso fin da subito con me questa scelta, e l’intera maggioranza con la quale continuerò a lavorare con passione e sacrificio fino alla fine del mandato».

«Coloro che ho più a cuore sono i cittadini ed i molti incontrati in questi tre anni  che hanno riposto e continuano a riporre fiducia in me, e sono i primi ai quali ho pensato quando ho preso questa decisione. Mi ha molto rammaricata vedere sfumare le primarie del centrodestra poiché avrebbero rappresentato un importante momento di democrazia, partecipazione e selezione meritocratica della classe politica che ahimè, la sinistra ha saputo meglio affrontare. La decisione è stata sofferta e meditata. Ritengo però che la coerenza e la correttezza siano valori dai quali non si possa prescindere nella vita e che dovremmo tutti trasporre in politica se vogliamo davvero nobilitarla. Credo in una nuova Italia ed in un nuovo centrodestra che non debbano rivedersi nella incoerenza e vessazione di Monti e nella bassezza di Fini. Tuttavia ora un nuovo e maggiore impegno mi attende: sono pronta a d affrontare nuove sfide sempre con i piedi ben piantanti per terra, lavorare come e più di prima soprattutto alla luce della delusione nei confronti della politica e dallo sconforto generale da parte della gente e dei giovani. Ho fatto una scelta, con la mente ma soprattutto con il cuore, con la passione, rinunciando a prospettive di crescita politica in un grande partito, intraprendendo una sfida di meritocrazia e rinnovamento che non pensa alle poltrone ma pensa all'Italia».

«Ho accettato dopo una attenta riflessione di giorni la mia candidatura alla Camera dei Deputati: è pervasa da spirito di servizio, l'ho fatto per rappresentare il nostro territorio a Roma, l'ho fatto perché finalmente anche noi possiamo avere una voce e una vera indipendenza, l'ho fatto perché credo che l'Italia possa risorgere nelle mani di noi giovani meritevoli... e solo con gesti di coraggio come il mio tutto ciò potrà accadere! Spero vogliate supportarmi e non lasciarmi sola in questa dura battaglia barrando il simbolo Fratelli d'Italia-Centrodestra Nazionale alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio! Colgo l’occasione per fare il mio sincero in bocca al lupo a tutti quei giovani che come me sono in messi in gioco per crearsi una propria identità».

giovedì 17 gennaio 2013

Ratificata la nomina del nuovo revisore. Zullo chiede perdono alla città

Neo-revisore dei conti Giovanni Francesco Conte
Foto Archivio Vito Stano
Quirico Arganese, capogruppo di Partito democratico-Vivi Cassano, al termine delle interpellanze e delle interrogazioni ha denunciato il vuoto creatisi al termine della proroga del revisore Cosimo D'Ambrosio. Il capogruppo si è detto felice della svolta legislativa che ha portato all'estrazione del revisore anziché la nomina diretta di natura politica.

«A questa amministrazione non piacciono i controlli oppure voi giocate con le istituzioni». Così il capogruppo di Nuova Idea Domani Teodoro Santorsola ha stigmatizzato il fatto che l'ente sia rimasto senza controllo per circa un mese. Infatti dal giorno dopo dell'estrazione in Prefettura del nuovo revisore dei conti (18 dicembre), già si poteva convocare un consiglio monotematico per ratificare la nomina del dottor Giovanni Francesco Conte. Invece dal 25 dicembre (giorno di scadenza della proroga del revisore dei conti dottor Cosimo D'Ambrosio) il comune di Cassano delle Murge è rimasto senza organo di controllo.

Il presidente del Consiglio comunale Ignazio Zullo, assumendo su di sè la responsabilità del ritardo di convocazione della conferenza dei capigruppo e quindi la convocazione del consiglio straordinario, ha chiesto «perdono» alla città per aver trascorso «quattro giorni in montagna», trascurando così i doveri politico-amministrativi

Dopo le critiche all'operato della maggioranza il consiglio vota all'unanimità la nomina del revisore. Diciotto consiglieri su diciotto (assenti Gentile, Del Re, Castellaneta). 

17.01.2013
Vito Stano